Storie della Storia di Firenze: i Lanzichenecchi, guardie del corpo e guide granducali

Quella di Guida Turistica è una professione davvero speciale la cui storia, unitamente a quella di Firenze, si arricchisce oggi di un capitolo se non inedito, decisamente poco conosciuto.
 
Manifestazione della propria fedeltà all’imperatore Carlo V d’Asburgo, nel 1541 il duca Cosimo istituisce a Firenze uno scelto corpo di guardia – i Lanzi – esemplato su quello dei “cien Alemanes” (cento tedeschi) che seguivano l’imperatore in tutti i suoi spostamenti.
Abbreviazione di “lanzichenecchi” (dal tedesco Landsknecht, letteralmente “servo della terra”), i Lanzi fiorentini – identificati dalla propria alabarda, vera arma iconica, e dalla sgargiante livrea – non erano propriamente soldati mercenari come i lanzichenecchi, impiegati questi ultimi soprattutto nelle guerre d’Italia (dal 1494 al 1559): i Lanzi del duca Cosimo erano più specificamente dei “Trabanti” (boemo dráb «fante») vale a dire guardie del corpo il cui compito era difendere non solo la persona del sovrano ma anche quella dei suoi più stretti congiunti e per questo presenti ad ogni evento presenziato dalla famiglia del principe.
 
Alla difesa della persona del sovrano e dei suoi congiunti si affiancava però un’altra prerogativa, anch’essa specifica del corpo scelto dei Lanzi: quella di interprete e GUIDA TURISTICA.
Ecco ciò che prevedono le “Istruzioni dell’interprete, ovvero guida de’ forestieri” redatte dal Giudice della Guardia Karl Paris Edlinger nel 1669:
 
1. Per interprete e Guida de’ forestieri deve eleggersi un soldato esperto. 2. Che sappia più d’un linguaggio. 3 Che sia bene pratico per tutto Firenze. 4 Che abbia notitia di tutte le cose più memorabili di detta Città e sappia dichiarare. 5 Che con i Forastieri sappia trattare e procedere con ogni discretezza e non darli ad intendere una cosa per qualcun’altra ma con ogni Sincerità e Verità dichiarare loro le statue, pitture, galanterie, e le cose più conspicue, guidarli come si costuma, non stranarli né chiedere importunamente più del solito dove si suole dare le mancie, mà con buone maniere dare loro ad intendere ciò che si usa à dare, e particolarmente quando i forastieri ritornano dall’audienza del Gan Duca, o dal Giardino in Boboli, […] il medesimo si fa quando passano dalla Guardarobba per la Guardia del Palazzo Vecchio. Se li forestieri fossero divisi in più partite [gruppi, n.d.r.] l’interprete potrà andare con la parte più conspicua e con gli altri mandare altri nostri soldati […]” (Archivio di Stato di Firenze, Ricasoli, parte antica 208, ins. n.n.).
 
Per scoprire di più sui Lanzi di Cosimo I, le armi, gli abiti, i luoghi che li hanno visti protagonisti per quasi due secoli consigliamo una visita agli Uffizi, naturalmente in compagnia di una Guida che, proprio come i Lanzi, sia “ben pratica per tutto Firenze”!
 
Cento lanzi per il Principe”, Firenze, Galleria degli Uffizi, Sale di Levante, fino al 29 settembre: prenota fin da ora la tua visita guidata e scopri con noi la storia Firenze e dei suoi Lanzi!