Ambrogio Lorenzetti, Siena, chiesa di San Francesco

Ambrogio Lorenzetti in mostra a Siena (22 ottobre 2017 – 8 aprile 2018)

AMBROGIO LORENZETTI
Siena, Santa Maria della Scala, 22 ottobre 2017 – 21 aprile 2018

Se non hai avuto modo di visitare la Mostra non ti preoccupare: i capolavori di Ambrogio (del fratello Pietro, di Simone Martini, Duccio di Buoninsegna) conservati a SIENA sono sempre visibili! Prenota adesso la tua visita guidata!

Nel 1982, a proposito di Ambrogio Lorenzetti, Carlo Volpe* scriveva:
“[…] intorno al 1330, spentasi ormai ogni diretta eredità duccesca, e fatta eccezione per l’area martiniana, si stabilisce all’interno della cultura artistica senese un nuovo equilibrio che ripropone, forse con accresciuta autorità, il rapporto e il confronto con le forze dei pittori fiorentini. Molte importanti componenti tengono accesa la vitalità dell’area senese intorno a quella data, ma è soprattutto la più avvertibile presenza di Ambrogio Lorenzetti, col suo apporto di idee Ambrogio Lorenzetti, Siena, chiesa di San Francescosempre più libero e intenso, che caratterizza più di ogni altro evento la cultura degli anni Trenta […].
Se si passa alle opere di Ambrogio ognuno avverte che il tono dell’arte si impenna ad altezze inconsuete; il ragionamento sulle forme si fa più serrato e acuto; la fantasia, con le sue deroghe, più mutevole e liberatoria; i contenuti, infine, si dissimulano sotto una accumulazione di spunti, di temi e di concetti che rendono talvolta ambiguo il rapporto fra la poesia delle forme e il tessuto culturale delle idee […]. Pittore filosofico, sovraccarico di varianti concettuali, oltre che stilistiche, persino contraddittorie e sempre acutissime, Ambrogio ha sofferto tutti gli svantaggi derivati dal suo libero, ragionante, visibile parlare […].
Nessuna mostra possibile – concludeva lo studioso – può offrire ad Ambrogio tutta la riabilitazione che forse attende ancora […]”.

Ambrogio Lorenzetti, Effetti del Buon Governo in campagna, Siena, Palazzo Pubblico

A 35 anni da questo scritto (che conserva tutta la sua validità) la ‘riabilitazione’ di Ambrogio “singularissimo maestro, huomo di grande ingegno, molto perito nelle teorica di detta arte, altrimenti dotto che nessuno degli altri” (Lorenzo Ghiberti**) è oggi affidata proprio ad una mostra grazie alla quale viene fatta luce sulla figura e sul percorso di uno “fra i più grandi pittori europei del XIV secolo, paradossalmente – come sottolineano gli stessi curatori dell’esposizione senese – ancora poco conosciuto”.

La mostra (22 ottobre 2017 – 8 aprile 2018) sarà ospitata all’interno dell’antico Ospedale del Santa Maria della Scala la cui facciata era un tempo ornata da quelle Storie della vita della Madonna (oggi perdute) che Ambrogio e il fratello Pietro affrescarono nel 1335.

*Carlo Volpe, Il primo Trecento, in Il Gotico a Siena. Miniature, pitture, oreficerie, oggetti d’arte, (catalogo della mostra, Siena, Palazzo Pubblico, 24 luglio – 30 ottobre 1982), Firenze, Centro Di, 1982, pp. 137-144

**Lorenzo Ghiberti, I commentarii, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, Fondo Principale, II, I, 333, c. 10v