La Toscana migliore – Fiano (Certaldo): il paesaggio costruito e la memoria collettiva

IL PAESAGGIO COSTRUITO E LA MEMORIA COLLETTIVA
mostra fotografica
Fiano (Certaldo – FI), 23 luglio – 11 settembre 2016

Oggi sabato 6 agosto e domani domenica 7 agosto la mostra è visitabile con orario continuato dalle ore 17h00 alle ore 22h00

Ricordiamo a tutti che l’ingresso è GRATUITO

VI ASPETTIAMO!!!

“Fiano oggi è una piccola comunità che, come molte altre, appare popolata da persone di varia provenienza, anche internazionale. Una realtà impensabile fino a pochi decenni fa per un borgo rurale di queste dimensioni. Per affrontare al meglio le sfide che la quotidianità impone a tutti con sempre maggiore forza, e a fronte di un’interconnessione fra gli uomini sempre più stretta e globale, la mostra che qui si presenta, partendo dal molto piccolo e localistico, intende approdare ad alcuni grandi temi che accompagnano la storia dell’uomo, fornendo in questo modo ulteriori strumenti culturali per affrontare queste sfide.

La mostra, oltre che esperienza di memoria collettiva, vuole documentare una parte del lungo percorso che la piccola comunità di Fiano ha compiuto nel corso della sua storia plurisecolare, dando così forma e sostanza alla propria identità. Un’identità che ha marchiato a fuoco non solo le persone che hanno vissuto in questo piccolo borgo rurale e negli immediati dintorni nel corso del tempo, ma anche le forme del paese da loro edificato, le linee della campagna limitrofa da loro lavorata, il paesaggio circostante da loro costruito.

Un paesaggio, è bene sottolinearlo, unico e irripetibile come tutti i paesaggi costruiti dall’uomo, specchio di un lavorìo di lunga lena a cui si sono sottoposti nel corso del tempo intere famiglie e generazioni di persone. Un paesaggio che oggi viene consegnato a ognuno di noi, insieme alla grande responsabilità di una sua gestione lungimirante e non di rapina.

La mostra, identificando alcuni elementi fondativi di questo lungo percorso di crescita civile e sociale, intende dare risalto ad una connettività che per secoli ha tenuto insieme gli abitanti di questa piccola Comunità, permettendo loro il confronto quotidiano con il mondo esterno, le scelte vincolate, e certe volte anche drammatiche, a cui la grande Storia nazionale obbliga le comunità di persone. La società pre-industriale, la cui durata si è dipanata per secoli e secoli, si caratterizzava per alcuni elementi fondativi del senso comunitario: l’acqua e il pane in primo luogo, poi l’abitazione, come rifugio e luogo di convivialità della famiglia; gli spazi comuni come la piazza, la strada, il luogo dove si pregava; i servizi pubblici come il telegrafo (e poi il telefono), il medico condotto e la posta, che alla fine del secolo XIX fanno la loro prima comparsa; i punti di aggregazione come il forno pubblico, la fonte, i lavatoi; la proprietà della ter
ra, rassicurante sicurezza in una società dove la vita politica, il lavoro, gli affari e anche la stessa esistenza, apparivano sempre precari.”